Benvenuti sul mio blog!

Mi presento: mi chiamo Anna e sono un'educatrice sociale e professionale, nonché educatrice montessoriana.
Fin da piccola ho sempre avuto un debole per i bambini e tutto ciò che riguarda la pedagogia.
La prima volta che ascoltai la parola "pedagoga" ero adolescente e me ne innammorai subito. Questa parola mi ha affascinato per anni, sentivo che riguardava ANCHE i bambini, poi pensai: "da grande voglio fare la pedagoga".
Il mio modello d'ispirazione? Maria Montessori

Non è un caso che il titolo del mio blog mi sia stato ispirato proprio da lei. Infatti il termine "Fanciulli della terra" si riferisce ad un programma, delineato dalla stessa Montessori, per la scuola secondaria*.
Nel mio blog certamente non parlerò del suo programma, ma di tutto ciò che riguarda i bambini e gli adolescenti, in ambito sia educativo che sociale.

Il blog non sarà solo uno spazio dove pubblicare le mie opinioni, ma ci saranno anche delle sezioni dedicate alle favole, al laboratorio manuale, all'educazione Cristiana, ai pensieri pedagogici in genere ed a tutto quello che reputerò attinente.

Grazie per la visita e ...

Buona navigazione!

* Con questo termine essa fa riferimento alla costruzione dell'identità sociale e personale dei ragazzi, partendo dalle origini della civiltà umana, ossia nello stadio in cui i popoli, stabilizzandosi in una terra, aprirono un'era di vita pacifica e di progresso civile. ("Riforme in relazione ai bisogni vitali degli adolescenti" tratto dal libro "Dall'infanzia all'adolescenza" di Maria Montessori Ed. Franco Angeli. pag 116)

venerdì 2 novembre 2018

Facciamo scoprire ai bambini le nostre tradizioni


Nella mia infanzia, la mattina del 2 novembre  trovavo appesa ai piedi del mio letto la calza piena di dolci portata dai cari defunti. Nel mio caso era mio nonno Francesco a portarmela.
In me c'era un misto di curiosità e inquietitudine nel voler conoscere questo nonno, dato che morì giovane.
Passavo la notte insonne finché non crollavo per la stanchezza per poi trovare la calza la mattina.
La sera prima, il giorno di Ognissanti, era tradizione andare insieme con gli amici in giro per le case in cerca dell'"anima dei morti" recitando una filastrocca che dice:
"damm l'an'ma i'mort ca s'no t'sfasc la porta".
Oggi, purtroppo è stato sostituito da "dolcetto o scherzetto" del 31 ottobre che è, tra l'altro, una tradizione che non ci appartiene.
Sarò all'antica, però ci tengo alle tradizioni,  perché amo l'Italia e vorrei che la nostra tradizione culturale di ogni regione e di ogni paese non venisse sostituita con quella degli altri paesi.
Nel nostro piccolo, stiamo contribuendo alla distruzione della cultura italiana, così ammirata in tutto il mondo per essere il Paese del mangiar bene,  dell'arte, delle tradizioni e dei Santi.
Abbiamo una identità che dobbiamo difendere e trasmettere ai nostri figli, pertanto non lasciamocela rubare, altrimenti i futuri cittadini italiani diverranno i figli di tutte le culture e di nessuna!

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