Si potrebbe paragonare la vita dell'uomo alle tre tappe della vita di Cristo. Dapprima il Bambino, miracoloso e sublime: è l'epoca della <<sensibilità creatrice>>, della costruzione mentale, così intensa di attività che bisogna deporvi tutti le sementi della cultura.
In seguito viene l'epoca dell'adolescenza: epoca delle rivelazioni interiori, delle sensibilità sociali. È quella in cui Cristo adolescente si ferma a discutere con i dottori, dimentico della sua famiglia; non parla più come uno scolaretto, ma come un brillante Maestro. E poi, Egli si dedica ai lavori manuali, esercita un mestiere.
Infine viene l'Uomo, che si prepara alla sua missione nel mondo. E che fa Egli per prepararsi? Affronta il diavolo e lo vince. È la preparazione. L'uomo ha la forza di conoscere e di affrontare i pericoli, le tentazioni del mondo per agguerrirsi e per vincere. Secondo il senso letterale, le tentazioni da vincere sono quelle del Vangelo: la tentazione del possesso e la tentazione del potere. Esiste nell'uomo qualche cosa che è al di sopra delle tentazioni; egli può capire il solo mezzo per creare un mondo purificato, potente e ricco: saper vincere individualmente la tentazione del possesso e del potere.
È questa la via del suo regno. Ma per trovarla mediante l'educazione, bisogna volgersi verso il Bambino, e considerarlo sotto un altro aspetto.
Maria Montessori
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